domenica 31 ottobre 2010

Addio alla bontà

Sono sempre stata considerata una persona buona. La prima è stata mia madre, che ha riposto in me ogni aspettativa positiva al riguardo. Quando ho potuto ho praticato la compassione, sono diventata vegetariana esclusivamente per motivi etici e non posso sentir parlare di torture e pena di morte. Sono fortemente empatica e, tutto sommato, lo sono ancora. Tutti dicono che sono buona, anche i miei alunni.
Calma e buona, ecco gli appellativi di una vita.
Ma ora è il momento di finirla, almeno in parte. La bontà può uccidere o perlomeno farti vivere una vita di soprusi, se non stai attento. E io sto imparando, finalmente, a farmi valere. A dire di tutto a chi mi maltratta o mi ha fatto un torto. So che tutto questo non è molto zen, ma mi sento stranamente forte, vitale, insomma: meglio.
Alla veneranda età di 36 anni mi stanno crescendo le palle..meglio tardi che mai.

Altra pioggia

Una domenica di pioggia, ecco cosa mi riserva oggi l'autunno.
Potrei sfidare l'umidità e le gocce d'acqua, fare la spesa per tutta la settimana, sguazzare con gli stivali reduci dall'ultima alluvione,ma no.
Oggi si sta in casa. Basta non cedere all'accidia, per viverci bene. Passare mezza giornata davanti alla stufa in cucina, parlare col gatto che dorme da dodici ore, guardare ogni tanto fuori la piega che prendono le gocce fini e fitte.
Occorre arrendersi all'inevitabile: niente passeggiate al tiepido sole oggi, niente lavori in giardino nè lavatrici in funzione. Tutto è bagnato e non servirebbe asciugare, non basterebbe.
In questa semi-immobilità forzata ci può essere dell'ottimismo, però: basta accendere lo stereo e mettere un pezzo pieno di energia a tutto volume, mettere in moto le braccia e le gambe, riordinare l'armadio, mettere in ordine quello che sta fermo nello stesso posto da mesi.
Intanto, prima o poi il sole tornerà. Torneranno il lavoro, le alzate alle cinque del mattino, i problemi quotidiani, i piatti da lavare e i panni da stirare.
Alla fine, meglio godersela questa uggiosa giornata d'autunno.

mercoledì 6 ottobre 2010

martedì 5 ottobre 2010

Altre cose d'ottobre


Pioggia torrenziale.
Due viaggi in mezzo all'alluvione con l'acqua alle ginocchia.
Il freddo pungente nelle lenzuola.
Il fiume in piena, che guasta il sonno.
Il buio che arriva presto e copre tutto di cecità per le cose belle.
La luce che salta.
La pelle che sbiadisce.
Una discussione con uno psicopatico.

Menomale che c'è cose d'ottobre.

sabato 2 ottobre 2010

Cose d'ottobre


Il prato pieno di margherite gialle.
Un abbraccio inaspettato.
Due visite.
Un po' di pioggia.
La seconda zuppa.
Il mio compleanno.
Sogni di foglie secche.
Le prime castagne.
La paura del freddo e, insieme, la voglia di accendere la stufa.