giovedì 17 marzo 2011

cose di marzo




Acqua, troppa.
I primi tiepidi soli.
Rivoluzioni e demolizioni.
Molti addii.
Il peso delle decisioni.

mercoledì 9 marzo 2011

Un altro addio

Quando, poco più di un anno fa, io e M. ci siamo trasferiti qui, in campagna, non abbiamo passato un periodo facile. Eravamo semi-accampati, senza riscaldamento in cucina, con l'ingresso che perdeva acqua dall'alto e dal basso ogni volta che pioveva. In più il vicino di sopra ci ha creato un sacco di problemi e i rovi che ricoprivano il terreno hanno presto svelato una superficie cosparsa di ferraglia.
Gli abitanti del microscopico paese in cui siamo venuti a vivere, però, con i loro modi un po' ruvidi hanno veramente fatto sentire quel calore che in città non avevamo mai percepito.
Tra di loro c'era il sosia di mio padre, Renzo, che abitava proprio dietro l'angolo e che
si è subito presentato e ci ha stretto la mano dandoci il benvenuto, dicendo di dargli del tu.
Aveva una figlia, poco più che mia coetanea, ma stranamente si parlava meglio coi "vecchi", Renzo e la moglie Silvana. Insieme ci hanno adottato, a me e M., e fin dall'inizio abbiamo capito di avere qualcuno su cui contare.
In primavera Renzo mi ha regalato dei fiori magnifici coltivati da lui; non tutti, però, altrimenti la moglie si arrabbiava.
Mi ha dato preziosi consigli su alcuni lavori da fare e mi ha raccontato cosa c'era prima di noi, quando era bambino, davanti alla nostra casa.
In autunno ha promesso che questa primavera ci avrebbe dato una mano a tagliare l'erba.
Due mesi fa ci ha fermato in piazza, raccontandoci che gli avevano trovato una macchia in un polmone. Poi, non l'abbiamo più visto.
Il tumore è esploso come una bomba e si è propagato alle ossa con la velocità della luce.

Renzo è morto stanotte.
Certo, si dirà, per il male che aveva ha sofferto fin poco, ma non posso smettere di pensare che alla sua età, 68 anni, avrebbe potuto godere della vita ancora un bel po'. Vedere crescere i nipoti, per esempio, fare due chiacchiere in piazza ogni giorno e dare un bacio alla moglie ogni sera prima di dormire.
Magari anche portarle, ogni tanto, un mazzo di fiori a cui manca qualche stelo che ha regalato alla vicina che ha l'età di sua figlia.