martedì 5 luglio 2011

effetti collaterali


Volente o nolente, da quando mi sono sposata le persone della famiglia acquisita, nonostante le conosca da più di sette anni, hanno assunto nuovi nomi.
Per esempio, ho una cognata e un cognato, e fin qui va bene. Delle nipoti, e va benissimo.

Ho un marito, e non ci ho ancora fatto l'abitudine; a parte il fatto che ciò mi toglie dall'impiccio di dire "compagno" a chi non capisce l'età moderna, mi sembra di essere tornata a quando da bambina giocavo alle signore con la mia migliore amica, barcollanti e con indosso i vestiti di mia madre. Non parliamo di quando mi sento chiamare signora.

Poi, come da tradizione, ho acquistato una suocera, S.
Stasera mia suocera è passata da casa nostra con mio suocero per darmi dei documenti per l'adozione. M. era fuori a suonare.
Come da copione, entra in casa con una mezza smorfia. E pensare che quando ha telefonato per dire che stava arrivando ho fatto magie per mettere in ordine e fare pulizia. Quando le chiedo, per sdrammatizzare: -ti piace l'odore di marocco che c'è in ingresso?- Mi risponde che c'è puzza di sporco. Poi si guarda intorno con aria schifata e comincia a dire che il mangiare del gatto non dovrebbe stare in cucina, e che loro la sabbietta la tengono nel sottoscala. Il tutto è condito da una sua certa rigidità (e lo capisco che vorrebbe dire altro, lei continua a chiedersi come sia possibile che ci piaccia vivere in modo così diverso, così scomodo e disordinato) e
da un mio senso di disagio. Poi, quando mio suocero mi dà qualche consiglio su come potare la melanzana, lei osserva: -certo, dirai che siamo venuti qua a rompere le scatole.- Io le rispondo di non preoccuparsi, che anche i miei fanno così, ma in realtà è vero a metà: lo fa solo mia madre, e io e lei abbiamo un rapporto di iroso vaffanculismo reciproco.
Mia suocera non ha peli sulla lingua, neanche uno. M. è come lei, niente li trattiene dal dire qualche viperata che passa loro in mente.
Molti lati buoni, però, ce li ha: non si impiccia mai, lascia gli spazi dovuti a figlio e nuora, mi vuole bene, è di mentalità aperta e, soprattutto, viene malvolentieri a casa nostra.



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