domenica 6 ottobre 2013

Il marito perfetto

Il marito perfetto? Io non ce l'ho.
Quello alla svedese, per intenderci, ma anche un po' alla canadese, all'italiana moderna, alla anni duemila e rotti. 
Quello che lavora fuori ma part-time, mai distratto, che rifà i letti, cambia i pannolini, gioca coi bambini, prepara da mangiare, butta la spazzatura e ha voglia di chiacchierare, la sera. Che "vede" il lavoro, quando c'è, e si mette in moto all'istante. Un multitasking contemporaneo.
Come dicevo, non ce l'ho. Il mio lava i piatti a giorni alterni e il fine settimana cucina. Quando la casa sta per esplodere mette un po' a posto; ultimamente, visto l'incintamento, taglia l'erba, mi aiuta a portare la spesa e magari ritira la roba o stende, ma il suo lavoro domestico finisce qui. 
Ok. Lo so. Lavora 40 ore a settimana e io invece meno di trenta, ma se ci metto le due ore di viaggio per andare a scuola, il tempo per correggere e preparare le lezioni a quaranta ci arriviamo quasi, dai.
Mio marito non fa solo questo, comunque. Lascia le luci accese quando esce, il freezer o il frigo aperti, la spazzatura col coperchio spalancato, i calzini sporchi in giro, i peli della barba nel lavandino; spesso non tira la catena (e non perchè è ecologista) e, se lo lascio tre giorni a casa da solo, è capace di far venire la muffa rapida sui muri perchè non apre nemmeno una volta finestre o persiane. Qualche volta, presa dallo sconforto, gli chiedo come faremo, una volta che qui dentro ci sarà un bambino in carne e ossa e io non sarò più così efficiente e lui mi risponde che farà quello che ci sarà da fare.
Appare quasi convincente, in questi momenti.
L'altro ieri sono tornata a casa dal lavoro dopo aver passato una notte fuorni casa e lui mi annuncia con un messaggio che mi voleva far trovare un regalino. Faccio il giro della casa cercando questo regalino e trovo qualche asciugamano piegato in camera da letto (metà del bucato che aspettava di essere sistemato), la spazzatura chiusa, con tanto di codice a barre sul sacchetto, ma dimenticata nel secchio(e facendo il compost noi la possiamo buttare solo una mattina a settimana...) e il letto fatto, ma un po' storto.
La notte, dormendo nel letto rifatto da lui, mi sono accorta che non c'erano coperte nè dai piedi nè dal mio lato, e sono rimasta scoperta tutto il tempo.
Sono puntigliosa? Ho la mania del faccio-bene-solo-io? La sindrome del controllo? Può darsi, ma resta il fatto che lui aiuta poco in casa, e si crede di fare molto.
In effetti ci sono altre cose che fa e che non ho annoverato nell'elenco iniziale. 
Mi bacia tanto. Mi abbraccia sempre. Mi prende in braccio. Raramente dice di no quando gli chiedo qualcosa. Mi guarda ancora come i primi tempi. Mi sostiene (fatta eccezione per idee un po' troppo...ehm...radicali). Mi fa sentire libera, apprezzata e amata. Spesso mi tiene la mano quando dorme e mi sussurra parole d'amore nel sonno.
Con queste premesse, se la coperta è storta e mi scopro la notte perchè ha fatto male il letto che importanza ha?
Anche perchè, alla fine, mi sa che il marito perfetto non esiste.

2 commenti:

  1. Infatti ti invidio...io ho un "neandertal"(non far caso a come.l'ho scritto!!!) in confronto al tuo..forse perchè siamo di due età diverse rispetto a voi due( il mio uomi della pietra ha più di mezzo secolo come me...!!)
    Ehhh ti invidio...avere qualcuno che mi lava i piatti a giorni alterni e cucina ognu tanto...
    ;-)
    Un bacione da vecchia zia val
    p.s. Per fortuna anche il mio mi abbraccia ancora..ogni tanto
    p.s.2perdona la mia disgrafia

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  2. Va bè dai, non mi lamento allora...comunque se nasce maschio ne faccio un maggiordomo!! ;-)
    Un abbraccio

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