E fu così che tornarono le rane, e con loro il caldo, le sere tiepide, il senso di libertà.
L'estate, con il fiume che scorreva piano; l'acqua più sottile che mormorava.
Niente mi dava pace e un senso di gratitudine come il gracidare di casa mia.
Finchè torneranno le rane, ci sarà sempre speranza, sempre possibilità di ritorni, di vita.
Di notti che cullano i sogni lenti.
Quando morirò, pensatemi in una sera di maggio, e lì mi troverete.
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