Mi ero ripromessa di scriverne il meno possibile, ma questa gravidanza è solo iniziata e già mi è crollato quel minimo di idea romantica che ne avevo prima.
Quando vedi una donna incinta in giro sì, ti sembra un po' appesantita, a volte si tocca la pancia come in preda a qualche piccola contrazione, ma nessuna di loro si sogna di andare a sbandierare in giro tutte le menate che comporta il suo stato. A un certo punto forse si soffre di un'amnesia, una carenza della memoria a breve termine, non lo so. Fatto sta che, dal momento in cui si decide di comunicarlo a qualcuno (e dunque di cominciare a crederci, con tutti i rischi del caso), il mondo dentro e fuori comincia a girare al contrario.
Tanto per cominciare, i parenti e qualche amico pensano di doverti dispensare i consigli e le loro verità tutte personali come se fossero dogmi: se ti viene la nausea non lo perdi, ora piantala un po' di zappare nell'orto, non fare sforzi, non devi assolutamente dimagrire e così via. Ognuno ha la sua reazione: chi piange a dirotto, chi ride fino a cinguettare, chi non capisce cosa sia successo - mio suocero - e, dopo un quarto d'ora di esultanza degli altri, continua a chiedere: chi è che è incinta??
Qualcuno ti raccomanda di non parlare ancora dei nomi, che è presto, ma ti propina quasi con violenza un orribile lettino che è servito già a metà della famiglia e non posso assolutamente rifiutare.
Tento di trovare rifugio in mia madre, che mi conosce bene, ma anche lei sembra aver avuto una metamorfosi, e parla già di dirlo a zii e cugini e mi chiede quando andiamo a comprare qualcosa.
Una pressione dopo l'altra, insomma, come se non avessi già abbastanza ansie di mio.
Questo è niente: a nemmeno due mesi di incintamento cominciano già le menate dal punto di vista fisico. A volte mi trovo catatonica e dormo tutto il giorno, ho la tachicardia, la pressione bassa, persino le vampate. Leggo che è meglio usare deodoranti senza alluminio e ne compro uno bio agli agrumi, ma mi fa puzzare come una capra e in più il suo odore mi fa vomitare perchè mi ricorda il Fluimucil. L'olio di mandorle puzza di cimici schiacciate e l'odore della spazzatura mi schifa più del solito.
Le difese immunitarie mi si sono abbassate e mi ritrovo con un linfonodo ingrossato, un'afta in bocca e i funghi sulla fronte. E che dire dell'alimentazione? Già sono vegetariana, ed è una mia scelta. Solo che a causa del rischio di toxoplasmosi devo lavare la verdura con l'amuchina. In più c'è il sospetto che sia anche celiaca, ed è troppo tardi per fare gli esami specifici, così devo mangiare senza glutine. Vai un po' a mangiar fuori a queste condizioni....
E' appena cominciata, ne sono consapevole. Le cose peggioreranno, e se sarà così dovrò ritenermi fortunata perchè vorrà dire che questa gravidanza andrà a buon fine.
Mi sento uno schifo a pensarlo e dirlo, ma con l'adozione il bambino me lo sarei trovato già fatto. Lo so, è diverso, e non riesco ancora a togliermi il senso di colpa per aver lasciato un bimbo a piedi, senza genitori, uno che non li aveva. Dare la vita, dar forma all'amore in questo modo è meraviglioso, ma avevo abbandonato da tempo questo progetto e ci vorrà ancora un po' per riaffezionarmici.
Devo solo sentire questa cosa come solo mia e di M., e di nessun altro.
(Soprattutto non di mia suocera, che appena ha saputo la notizia ha esclamato che voleva proprio un nipotino che assomigliasse a M., facendo capire che in caso di adozione non sarebbe stata affatto contenta. Non voglio sentirmi una fattrice di eredità cromosomica, ma una mamma e soprattutto donna con un'autonomia di pensiero e azione. A questo punto spero che, per qualche gene antico o mutazione generazionale, il bambino nasca nero!! Sai che disdetta?? ;-D)