lunedì 19 agosto 2013

Appunti di una fattrice

Mi ero ripromessa di scriverne il meno possibile, ma questa gravidanza è solo iniziata e già mi è crollato quel minimo di idea romantica che ne avevo prima. 
Quando vedi una donna incinta in giro sì, ti sembra un po' appesantita, a volte si tocca la pancia come in preda a qualche piccola contrazione, ma nessuna di loro si sogna di andare a sbandierare in giro tutte le menate che comporta il suo stato. A un certo punto forse si soffre di un'amnesia, una carenza della memoria a breve termine, non lo so. Fatto sta che, dal momento in cui si decide di comunicarlo a qualcuno (e dunque di cominciare a crederci, con tutti i rischi del caso), il mondo dentro e fuori comincia a girare al contrario.
Tanto per cominciare, i parenti e qualche amico pensano di doverti dispensare i consigli e le loro verità tutte personali come se fossero dogmi: se ti viene la nausea non lo perdi, ora piantala un po' di zappare nell'orto, non fare sforzi, non devi assolutamente dimagrire e così via. Ognuno ha la sua reazione: chi piange a dirotto, chi ride fino a cinguettare, chi non capisce cosa sia successo - mio suocero - e, dopo un quarto d'ora di esultanza degli altri, continua a chiedere: chi è che è incinta??
Qualcuno ti raccomanda di non parlare ancora dei nomi, che è presto, ma ti propina quasi con violenza un orribile lettino che è servito già a metà della famiglia e non posso assolutamente rifiutare.
Tento di trovare rifugio in mia madre, che mi conosce bene, ma anche lei sembra aver avuto una metamorfosi, e parla già di dirlo a zii e cugini e mi chiede quando andiamo a comprare qualcosa.
Una pressione dopo l'altra, insomma, come se non avessi già abbastanza ansie di mio.
Questo è niente: a nemmeno due mesi di incintamento cominciano già le menate dal punto di vista fisico. A volte mi trovo catatonica e dormo tutto il giorno, ho la tachicardia, la pressione bassa, persino le vampate. Leggo che è meglio usare deodoranti senza alluminio e ne compro uno bio agli agrumi, ma mi fa puzzare come una capra e in più il suo odore mi fa vomitare perchè mi ricorda il Fluimucil. L'olio di mandorle puzza di cimici schiacciate e l'odore della spazzatura mi schifa più del solito.
Le difese immunitarie mi si sono abbassate e mi ritrovo con un linfonodo ingrossato, un'afta in bocca e i funghi sulla fronte. E che dire dell'alimentazione? Già sono vegetariana, ed è una mia scelta. Solo che a causa del rischio di toxoplasmosi devo lavare la verdura con l'amuchina. In più c'è il sospetto che sia anche celiaca, ed è troppo tardi per fare gli esami specifici, così devo mangiare senza glutine. Vai un po' a mangiar fuori a queste condizioni....
 E' appena cominciata, ne sono consapevole. Le cose peggioreranno, e se sarà così dovrò ritenermi fortunata perchè vorrà dire che questa gravidanza andrà a buon fine.
Mi sento uno schifo a pensarlo e dirlo, ma con l'adozione il bambino me lo sarei trovato già fatto. Lo so, è diverso, e non riesco ancora a togliermi il senso di colpa per aver lasciato un bimbo a piedi, senza genitori, uno che non li aveva. Dare la vita, dar forma all'amore in questo modo è meraviglioso, ma avevo abbandonato da tempo questo progetto e ci vorrà ancora un po' per riaffezionarmici. 
Devo solo sentire questa cosa come solo mia e di M., e di nessun altro. 
(Soprattutto non di mia suocera, che appena ha saputo la notizia ha esclamato che voleva proprio un nipotino che assomigliasse a M., facendo capire che in caso di adozione non sarebbe stata affatto contenta. Non voglio sentirmi una fattrice di eredità cromosomica, ma una mamma e soprattutto donna con un'autonomia di pensiero e azione. A questo punto spero che, per qualche gene antico o mutazione generazionale, il bambino nasca nero!! Sai che disdetta?? ;-D)

3 commenti:

  1. Ti capisco perfettamente perché anch'io in gravidanza divenni una iena spietata verso tutti proprio per proteggermi dalle invasioni e dai giudizi-pareri-consigli altrui. La gente che mi conosceva bene, specie mia mamma, mi dissero e mi dicono tuttora che di solito la maternità addolcisce il carattere, mentre su di me ha sortito l'effetto contrario. Io sono una gatta... l'hai mai vista una gatta con i cuccioli? Soffia e non permette a nessuno di toccarli! Non per niente misi come salvaschermo su tutti i pc (dal lavoro al portatile) un aquila con il suo aquilotto nel nido per far capire chiaramente le mie intenzioni. FREGATENE.... di tutto... Non ascoltare i consigli (soprattutto suocerali) e fai di testa tua, anche a costo di essere aggressiva.... se ascolti gli altri ti viene l'esaurimento invece tu e il tuo cucciolo dovete essere per un po' PURO ISTINTO... e poi affidati al tuo corpo, impara ad ascoltarlo e basta. Hai sonno? Pazienza, concediti meritati riposini... Se hai nausea vai di gomme da masticare alla menta ;) e soprattutto siiii positiva, anch'io ho spesso pensato all'adozione per evitare le "menate" della gravidanza... spesso, ancora oggi, sogno di trovare un neonato nella spazzatura da adottare... :)però alla fine per me (escludendo i nervosismi che mi facevano fare gli altri) la gravidanza e la maternità si sono rivelati "magici e sorprendenti" (da notare che prima di tutto chi diceva queste cose mi faceva arricciare il naso contrariata). :) Coraggio che stai semplicemente facendo la cosa più bella del mondo e per quanto gli altri vorranno metterci becco, consigliare, "aiutare", NON DIMENTICARE mai che le decisioni vere spetteranno solo a te e al tuo consorte... !!! In bocca al lupo... e tranquilla parlarne sul blog è naturale, è uno sfogo, è un confronto... e se il blog è un diario, come si fa a non parlare di una cosa così importante????

    RispondiElimina
  2. ... naturalmente ho sempre pensato all'adozione, specie da ragazza, perchè ritenevo più giusto "levarne uno da soffrire piuttosto che mettercelo" (questa era la mia visione pessimista ai tempi) oggi però mi chiedo se davvero sarebbe stata la stessa cosa... a posteriori... perché il mio legame con mio figlio è proprio qualcosa di "viscerale", NON voglio levare nulla alle mamme che adottano i bimbi, aaaanzi, credo che amino ugualmente e in molti casi moooolto di più i loro figli di certe madri snaturate e biologiche... però per quanto mi riguarda è come se il "cordone ombelicale" non fosse stato reciso... anche se cerco di "educarlo" all'indipendenza e non voglio essere possessiva...

    RispondiElimina
  3. grazie Miss meletta, i tuo commenti sono sempre un toccasana!
    (a proposito, nemmeno io credo che mi addolcirò, son sempre stata troppo acida ;-))

    RispondiElimina