mercoledì 21 luglio 2010

Cronache dal caldo

E' la mia prima estate nella casa nuova; i problemi e i pensieri non sono finiti ma si comincia a respirare un po' di tranquillità. E' un'estate con elementi di continuità rispetto alle precedenti, ma anche profondamente diversa.
M. è sempre in viaggio per concerti, quindi anche stavolta dispongo di molto tempo da gestire autonomamente. Restano le serate in giro per l'Italia anche per me, gli ospiti irlandesi e non a dormire in casa nostra, il gran caldo, ma per la prima volta ho sul serio l'impressione di essere in vacanza. Se non ho voglia di andare al mare esco sul terrazzo o faccio il bagno nel fiume qui sotto, e non c'è più la sensazione di essere in prigione che avevo quando stavamo a Savona. Andare in città, girare per librerie e saldi, prendere un aperitivo sono diventati piaceri occasionali e intenzionali, non più una specie di imposizione scontata.

E poi che faccio? Ogni tanto mi diverto con i miei nipoti o con le mie amiche. Lavo camicie, non stiro, faccio male il letto, vivo di té freddo, pane e pomodori, bagno le piante vestita come una pazza per non farmi mangiare dagli insetti, vegeto sul letto o sul divano, strapazzo Pippi, ascolto la musica, leggo un libro di Paasilinna.
Ora scappo, c'è il mercato oggi.





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