lunedì 23 marzo 2009

La giusta opinione


Nel nostro belpaese non si possono proprio più esprimere opinioni su niente.
Berlusconi spara una delle sue cazzate? Colpa nostra, l'abbiamo frainteso, con il concorso della televisione pubblica e di quei gotici dei giornalisti del tg3. Il papa la dice così grossa da scatenare l'indignazione mondiale, dalla Germania all'altro capo del mondo? Ecco che, a nome della cei, interviene il cardinal ruini (il minuscolo è volontario, un nome e un destino) a difendere la sua santissima ed inviolabile persona, dicendo che è stato insultato e non si può. In più afferma che le sue parole sono state travisate e mal interpretate.
Bisognerà tornare tutti a scuola, perchè 2+2 non fa più 4 e b+a non fa ba.
I cattolici praticanti e osservanti criticano chador e burqa, ma hanno davanti agli occhi veli di maya al prosciutto. Che il papa sia un uomo senza divinità penso lo sappiano già da un po', ma nonostante questo si bevono tutto quello che dice come fosse stampato sulle sacre scritture. E poi: quale uomo-dio si permetterebbe mai di dire e fare quello che Ratzinger dice e fa? L'unico altro uomo che è adorato, ascoltato come una divinità sulla terra (e in qualche modo ne è ritenuto la reincarnazione) è il Dalai Lama, ma ogni buddista tibetano si indignerebbe e si rivolterebbe contro di lui se si permettesse di fare certe affermazioni. Il dalai lama stesso probabilmente non si permetterebbe mai di fare classificazioni tra gli uomini, dire agli altri cosa devono scegliere e pensare; comunica, che io sappia (e non sono buddhista) messaggi positivi di pace e speranza per l'umanità intera.
Un re perde la corona, se non sa fare il re.
Non c'è niente di meglio che lasciarlo fare, il signor Ratzinger, per fargli perdere la papalina.

6 commenti:

  1. Lo odio 'sto pastore tedesco.
    Comunque si parlava di questo con Tic oggi a cena. Mi diceva che proprio questo continuo dire-ritrattare, del papa come di altri, sta avendo dei risultati nefasti sui bambini. ovvero sempre più fanno fatica a capire l'importanza delle parole: in fondo che senso hanno, quando uno le dice ieri e oggi dice tutto il contrario e sostiene di essere stato frainteso?

    RispondiElimina
  2. A proposito, una robina divertente (che ho già scritto sul blog di Tic ma non ricordo dove). Quando diciamo a un nostro amico francese che il papo (come lo chiama lui, ferocemente anticattolico) potevano tenerselo loro ad Avignone, ci risponde: "Se l'avossimò avuto noi, l'avremò sgià ghigliottinato".

    RispondiElimina
  3. Il papa (titolare di un brand millenario)viene spesso costretto a smentire quello che ha detto, come un berlusconi qualsiasi.
    I media lo stanno massacrando, e credo ne sia consapevole.
    Per quanto io disprezzi la tivvù in generale e l'informazione televisiva in particolate, tutto quello che fa male a santa romana chiesa fa bene a me.

    tic

    RispondiElimina
  4. Penso spesso a queste cose, in questi giorni. Di fronte alle parole di persone come il papa e berlusconi, dette più o meno a vanvera o smentite davanti allo scalpore generale, nella perdita di valore e significato della parola, la mia stima va nei confronti di chi insiste con le verità amare ma necessarie e non smette di ripeterle e ripeterle. vedi saviano.

    RispondiElimina
  5. Anche io pensavo a questa analogia tra il berlusca ed il papa, questo sparare e poi ritrattare dove la verità cambia volto da un giorno all'altro e noi non facciamo in tempo ad sdegnarci che già arriva la nuova versione, la rettifica, l'accusa alla stampa - che peraltro realmente sta perdendo sempre di più la caratteristica dell'informazione.
    Con questa tecnica alla fin fine si concedono entrambi il lusso di demolire anche certezze storiche o scientifiche e non ricordo un uso del potere così scellerato se non nei regimi totalitari.

    RispondiElimina
  6. Invito a dare un'occhiata alla tecnica di rimozione del ricordo e smentite di 1984. Lì c'era già tutto, sapete. Il buon Orwell la sapeva lunga

    RispondiElimina