lunedì 23 marzo 2009

Silenzio e movimento


Mi sono assentata per un po' dal mondo virtuale (sarà poi così virtuale, se le cose che ci si mettono sono vere, nomi compresi?). Ricapiterà, perchè qualche volta la scrittura per me è proprio quello che diceva il mio professore di filosofia antica: espressione di mancanza.
In questo caso non mi è proprio mancato niente, a parte il tempo di scrivere sul blog. Ho avuto e fatto di tutto: il mal di schiena è peggiorato, sono andata da un osteopata che mi è saltato sulle costole facendo scrocchiare le mie vertebre come un domino, ho iniziato un lungo pellegrinaggio periodico dal dentista, abbiamo visto un'altra casa, mi sono messa a dieta e, semplicemente, sono uscita nel tempo libero a prendere un po' d'aria e sole. E poi, s'intende, ho continuato a lavorare.
Il medico ha detto che mi devo muovere di più, così prossimamente vedrò di rimettere in sesto la mia bicicletta, che al momento è ancorata a un palo per strada, ricoperta di cacca di piccione e gabbiano. La parola d'ordine è movimento, insomma. Meno pc e tè alla rosa e più pedalate fino alla spiaggia.

C'è un altro motivo, però, per il mio silenzio. In questo periodo c'è stata una sovrabbondanza di notizie infauste o coinvolgenti tale da ridurmi al mutismo. La faccenda dell'edilizia, obama, bush e le cellule staminali, la nascita di un nuovo partito abnorme di destra, il papa, i preservativi e l'aids...sono arrivata alla saturazione. Troppe cose da dire in troppo poco spazio e in troppo poco tempo.
Così ho scelto di fare una pausa.
Virtuale, perchè nel mondo reale zitta non so stare. A parte quando sono seriamente malata.

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