martedì 4 novembre 2008

Segni


Non ce l'ho fatta. Dopo aver cancellato completamente, un po' per sbaglio e un po' per impulsività, il mio vecchio blog, a matita, mi è tornato il vizio. Troppi fatti di vita e di cronaca, ma soprattutto troppi pensieri e logorree mentali che non possono essere vomitati al primo malcapitato, ma nemmeno ritenuti nella testa, già piena di altro.
Così, dopo aver versato lacrime amare per aver cancellato
con un solo colpo di click i miei pensieri scritti, rieccomi in azione. Sarò più previdente, lo prometto. Meno legata alla proprietà, più conscia della precarietà del mezzo, della caducità delle parole telematiche. Meno frivola e più incisiva. Vomiterò i miei pensieri e poi me ne tornerò al mio vivere quotidiano, un po' alleggerita nell'animo e un po' rafforzata nelle mie idee.
Ma c'è un però. Non più matita. Non più espressioni dubbiose, incerte, artistiche: il mio tratto farà rumore e sarà netto, graffiante, fermo. Almeno tra le pareti di casa, il suo rumore risuonerà del suono invasivo delle parole urlate, arriverà di getto e improvvisamente. Niente più gomme, da oggi si scrive a penna.



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