sabato 22 novembre 2008

Gli uomini della mia vita


Avevo, credo, poco meno di quattro anni quando mi presi una cotta. Lui era affascinante, tenebroso, giusto e con un pizzico di cattiveria che non guastava.
Era Capitan Harlock, il mio primo amore. Ero totalmente infervorata; quando sentivo la sigla "fammi volare capitano" non capivo più niente.
Dopo, ne sono arrivati altri. C'è stato Riu il Ragazzo delle Caverne: telefonavo alla mia migliore amica i primi anni delle elementari e cantavamo la sigla insieme. Dopo esserci fatte venire la pelle d'oca e le lacrime agli occhi posavamo la cornetta.
Ma non si pensi che fossi una bambina teledipendente. Sono nata nel 1974 e allora si passavano i pomeriggi all'aperto, oppure si sceglievano ancora passatempi meno alienanti della tv. Guardare un cartone era per me un evento simile ad andare al cinema.

Lasciati i personaggi televisivi, sono passata a quelli in carne ed ossa, tutti cantanti. Ho amato teneramente Stefano Sani (ormai quasi nessuno ricorda chi è; io l'ho visto abbastanza di recente ed è quasi privo di capelli), Miguel Bosé, sono stata turbata da Luis Miguel (alle medie) e infine Jon Bon Jovi. Per lui ho avuto un episodio di canto notturno inconscio: cantavo, cioè, nel sonno.
I miei amori platonici avevano per la maggior parte un aspetto un po' selvaggio o malfamato, così le mie prime cotte per ragazzi umanamente abbordabili sono state in parte disastrosi: fortunatamente per me, non mi cagavano di una virgola. Erano drogati e camionisti. Alla fine, il vero filo conduttore di tutte le mie storie vere e non, però, è stata la musica. E' stata quella a farmi infatuare ed innamorare. Il mio attuale compagno, guarda caso, è un musicista. Ci siamo conosciuti dopo un suo concerto. Non ha una cicatrice in faccia e non vola su un'astronave, ma è decisamente molto più buono. Soprattutto vero.

6 commenti:

  1. Anonimo25.11.08

    Beh, però, Luis Miguel...
    Ostia...

    tic

    RispondiElimina
  2. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina
  3. Ah ricordi di gioventù... Anch'io amavo il Capitan Harlock alla follia (sono nata nel 1976). Mio papà era riuscito anche a trovare un suo pupazzo e me l'aveva portato, ce l'ho ancora. E ho anche il 45 giri, te lo ricordi? quello color blu elettrico e cantato dalla Banda dei Bucanieri.
    Curiosità: è il primo manga giapponese, che in pratica ha decretato il successo del genere.
    Quanto gli deve la mia generazione...

    RispondiElimina
  4. Io ho avuto solo la maglietta. Da qualche parte, a casa dei miei, c'è una mia foto a quattro anni con quella indosso, scattata mentre mangio una mela davanti alla tenda da campeggio. Se la trovo vedo di inserirla.
    Tic, Luis Miguel è roba di pubertà. Chi non ha fatto cazzate a quei tempi? prima di diventare metallara, flower-power e infine persona pseudo-normale sono stata - e proprio a tredici anni - paninara..E mi vergogno pure a dirlo.

    RispondiElimina
  5. Anonimo29.11.08

    Com'era il periodo flower power?
    Tipo Grace Slick?

    tic

    RispondiElimina
  6. Mmm...sì, quella degli inizi direi

    RispondiElimina