mercoledì 31 dicembre 2008

Desideri


Caro Anno Nuovo,
credo sia opportuno, vedendo come vanno le cose, scriverti una letterina di richieste. L'anno che sta per finire non è stato un granchè ed è proprio il momento di avanzare - gentilmente - qualche pretesa.
Per prima cosa...

Sarò scontata, ma vorrei assistere alla fine di Berlusconi e del suo governo. Una fine catastrofica, clamorosa, che lo distrugga nell'onore e nella gloria anche agli occhi dei suoi elettori. Anche se ha già fatto i suoi danni, formulare il desiderio retroattivo che non sia mai esistito non mi soddisferebbe: deve cadere, essere sbeffeggiato, colto nel sacco in mondovisione e in maniera inequivocabile. Non sarebbero finiti i problemi dell'Italia, ma si respirerebbe almeno per un po' un'aria nuova.
In secondo luogo, vorrei che cambiasse qualcosa nella testa e nelle coscienze della gente. Chiederei di tutto il mondo, ma mi accontento della sua parte occidentale, o perlomeno degli italiani. Mi piacerebbe che si svegliassero la mattina del primo di gennaio con una nuova consapevolezza umanitaria, sociale, ecologica; che diventassero tutti migliori, attenti al benessere altrui e coscienti della possibilità, per ognuno di noi, di avere un ruolo attivo nella risoluzione dei problemi del mondo. Solo così si potrebbero mettere paletti alle guerre, risolvere le malattie, impedire a cattive leggi di andare in porto.
Infine, ti chiedo qualcosa per me, ma non sto a fare un nuovo elenco, intanto i miei desideri sono sempre gli stessi. Vedrò di riformularli in un tacito accordo, stasera.

La fine di un anno e l'inizio di uno nuovo è un'occasione simbolica per ricominciare da capo, rigenerarsi, reinventarsi, fare piazza pulita. Che quello che deve e può nascere nasca, e che quello che deve finire finisca, senza rimpianti. Ma anche che quello che ha la necessità di continuare continui, come la capacità di sperare, di sognare, di avere ideali da seguire nel concreto.
Questo è il mio augurio e la mia speranza.
Buon 2009 a tutti.




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