sabato 7 febbraio 2009

Presente e futuro, presidente

Scuola tendenzialmente privata. Sfascio della scuola pubblica. Classi per figli di immigrati. Crisi economica. Uso delle televisioni per andare al potere. Più poteri alla polizia. Meno potere alla magistratura. Possibilità per i medici di denunciare i clandestini. Un capo del governo che convince i suoi ministri a votare a favore di un decreto, minacciandorli di dover dare le dimissioni in caso di mancanza di voto positivo. Tentativi di scavalcamento dei poteri, minacce, pressioni. Rischio per la democrazia. Ingerenza eccessiva della chiesa sul potere politico.
Sembra una rievocazione storica, un preludio di dittatura.
E' l'Italia del governo Berlusconi.

Stanotte, lo so, avrò un incubo. Sognerò case di riposo chiamate la Quiete in ogni luogo d'Italia, in cui persone in stato vegetativo verranno mantenute in vita da tubi e fili. Ogni città avrà la sua Quiete, abitata da morti viventi degni di un film di fantascienza.
Forse queste persone verranno inseminate per fare figli, e il mondo pullulerà di figli nati da non-morti.
Ora che ci penso, spero che quest'incubo se lo faccia lui, il signor presidente del consiglio.



4 commenti:

  1. Quello che non capisco è come una persona come lui non si senta solidale a Englaro. Per me finire nelle condizioni di essere immobile, con le cento cose che faccio ogni giorno, è il peggiore degli incubi.
    Tutto si può dire di Berlusconi, ma non che sia uno che si mette le dita nel naso e aspetta che venga Natale. Proprio per questo dovrebbe pensare: "Come mi sentirei io, che voglio sempre essere il primo, quello più importante, quello che "fa", a finire completamente dipendente dagli altri, senza una mia volontà?".
    Ecco, questo veramente non lo capisco.

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  3. me lo sono chiesto anch'io. Ma il fatto è che il problema, qui, non è quello in cui crede lui, quanto piuttosto quello che vuole mostrare. La facciata, insomma, che prepara ad hoc dopo una serie di sondaggi; lui è (o vuol far credere di essere) l'eletto (e non in senso elettorale) degli italiani, il loro messia, quello che incarna i loro ideali ed interessi. Il problema è che di italiani ce ne sono tanti, e con tante idee, e che con i suoi bei voti in tasca e la sua facciata in tv lui si occupa, di tanto in tanto, di farsi i suoi porci interessi. Quindi è inutile chiedersi come mai uno come Berlusconi possa avere delle idee così: non sono idee, è opportunismo e falso moralismo.
    Intanto ci accorgeremo presto dove lo (ci) porterà questa storia.

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  4. Forse è vero. Una specie di Zelig (quello del film) della politica.

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