Bellissimi questi due filmati. Il primo in paticolare è un gioiello. Inteessante vedere come la cultura ebraica sia così presente anche nel loro immaginario, basti pensare a quanto simili sono Luzzatti e Chagall.
Anche io preferisco il primo, metafora di crescita e solidarietà. Di Luzzati mi piacciono le animazioni (da piccola mia madre mi portava alla prima sede del teatro della Tosse a vedere i suoi spettacoli, era nel palazzo in cui lavorava) ma non sempre il tratto grafico, mentre Chagall mi piace di più, anche se ha diversi tratti in comune con lui. Ho sempre in mente l'inflazionato "La passeggiata", in cui un uomo tiene per mano una donna che si libra a mezz'aria. Lo leggo come una rappresentazione di un buon rapporto: un uomo che tiene strette, ma lascia volare. Da metterci la firma.
@Giulia: Interessante anche la metafora del buon rapporto, ed interessante che tu abbia scelto quel quadro e non, ad esempio "sulla città" dove volano entrambi...
Beh, quello è bellissimo e decisamente più romantico, ma da buona donna che pensa al proprio tornaconto mi trovo meglio a vedere nella passeggiata la libertà di "volare" (cioè dar sfogo alle mie smanie creative, più che scappare fisicamente) con qualcuno che mi tenga con sè(e mi sopporti, probabilmente).
Bellissimi questi due filmati. Il primo in paticolare è un gioiello. Inteessante vedere come la cultura ebraica sia così presente anche nel loro immaginario, basti pensare a quanto simili sono Luzzatti e Chagall.
RispondiEliminaScusa, Luzzati
RispondiEliminaAnche io preferisco il primo, metafora di crescita e solidarietà. Di Luzzati mi piacciono le animazioni (da piccola mia madre mi portava alla prima sede del teatro della Tosse a vedere i suoi spettacoli, era nel palazzo in cui lavorava) ma non sempre il tratto grafico, mentre Chagall mi piace di più, anche se ha diversi tratti in comune con lui. Ho sempre in mente l'inflazionato "La passeggiata", in cui un uomo tiene per mano una donna che si libra a mezz'aria. Lo leggo come una rappresentazione di un buon rapporto: un uomo che tiene strette, ma lascia volare. Da metterci la firma.
RispondiEliminaDavvero Carini... :-)
RispondiElimina@Giulia: Interessante anche la metafora del buon rapporto, ed interessante che tu abbia scelto quel quadro e non, ad esempio "sulla città" dove volano entrambi...
Beh, quello è bellissimo e decisamente più romantico, ma da buona donna che pensa al proprio tornaconto mi trovo meglio a vedere nella passeggiata la libertà di "volare" (cioè dar sfogo alle mie smanie creative, più che scappare fisicamente) con qualcuno che mi tenga con sè(e mi sopporti, probabilmente).
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