venerdì 2 gennaio 2009

Briciole di anno nuovo

Le feste sono finite e, nonostante manchi ancora la befana (con Uma Thurman alla tv che continua a insistere di riempire la calza con un prodotto di pay-tv), siamo finalmente liberi di vivere la quotidianità, con i suoi lati positivi e negativi.

Un po' di eccezionalità, però, l'anno nuovo le ha portate.

L'altra sera ho sentito un rumore assordante e mi sono accorta che l'albero davanti alla finestra della mia cucina è stato scelto come abitazione da migliaia di storni. Forse si sono rifugiati lì la sera del 31: pioveva, faceva freddo e intorno era pieno di botti.
Stamattina gli uccelli non c'erano più. Non so se mi dispiaccia o meno. Era un'occasione per uno studio del comportamento ornitologico: sarebbe bastato passare un pomeriggio con una sedia davanti alla finestra per capirci qualcosa. D'altro canto, però, il rumore era forte e inquietante; mi sembrava di essere nel film Uccelli di Hitchcock. In più, ogni volta che fossi dovuta passare sotto quell'albero mi ci sarebbe voluto un ombrello, per evitare deiezioni aeree.
Ieri sera alle 11, mentre guardavo il Padrino II alla tv, ho iniziato a sentire odore di bruciato. Ho guardato i fornelli, aperto la finestra (qualche uccello arrosto??), ma niente.
Alla fine si è scoperto che il fumo veniva dal pianerottolo e, precisamente, dalla mia vicina di fronte. Fortunatamente ha aperto la porta nello steso istante in cui l'ho aperta io e ha detto di aver lasciato un pacco di biscotti sulla piastra accesa. In casa sua c'era un fumo denso e il gas era aperto. Ringrazio i geni e l'evoluzione, perchè solo io avevo sentito la puzza. Merito di secoli passati a difendere la prole e l'accampamento.

L'altra eccezionalità che hanno portato le feste è stata la relativa assenza di Berlusconi dalla scena politica.
Tra poco riprenderà tutto: io, che ora dormo fino almeno alle dieci, ricomincerò a lavorare e a fare levatacce mattutine e il berlusca, che avrà condiviso il natale con i suoi parenti, si rimetterà a rompere i cosiddetti, fare danni al paese, brutte figure internazionali e a fare la vittima, dimenticando che l'opposizione è lì per fare l'opposizione e non per dargli manforte, rispondendo ai suoi sogni di onnipotenza.

Personalmente, uccelli e mancati incendi a parte, auspico nel cambiamento. Nel cambiamento ci sono tutte le possibilità. Che sia un anno rivoluzionario, da tanti punti di vista.

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