giovedì 29 gennaio 2009

Riflessioni d'alba e di tramonto


Non riesco proprio a trovare il tempo di scrivere, questa settimana; vedrò di buttare a casaccio le briciole di cose pensate degli ultimi giorni, anche se rischio l'illeggibilità. Sono riuscita a formulare qualche pensiero compiuto al mattino, all'alba, mentre guidavo col mare alla mia destra, e prima di dormire, ma senza riuscire a ritenerli abbastanza a lungo da poterli scrivere.

L'Italia, temo, è l'unico paese al mondo in cui la politica e lo spettacolo si mischiano tra loro; il confine è così impalpabile che ci ritroviamo politici-pagliacci e che partecipano a show televisivi discutibili e uomini di spettacolo e giornalisti che fanno politica. Il tutto contribuisce all'immagine-clichè di italiani-sbruffoni e palloni gonfiati, ovvero, in sintesi, gente poco seria. Non mi era mai capitato di invidiare gli americani, e non è solo per Obama.

Questione autobus atei: la città di Genova farà circolare i criticatissimi autobus, ma la scritta non è più una pubblicità pro-ateismo, bensì un inno alla libertà di parola anche per chi non crede in niente. Non è tanto questo, però, che ha colpito la mia sensibilità, quando la dichiarazione al tg3 Liguria in cui il presidente dell'associazione che ha rifiutato il primo manifesto ha motivato la scelta dicendo che sui mezzi pubblici ci vanno anche scolaresche e bambini delle elementari. Spero di aver frainteso -stavo cucinando nell'altra stanza-, ma se è così mi viene da chiedere: perchè, non si può dire ai ragazzini che dio potrebbe non esistere? Per farli crescere sani e forti, oltre che brave persone, non servono una dose al mattino di actimel e una alla sera di catechesi. Pensiamo piuttosto ad insegnare ai ragazzi il rispetto di sè e degli altri, che non sono direttamente proporzionali alla fede, ma esistono a prescindere da qualsiasi divinità.

Tempo di scrutini.
per fortuna in questo periodo sia io che le mie amiche che fanno il mio stesso mestiere siamo impegnatissime e ci vediamo poco. Solo chi ha la gioia (si fa per dire) di vivere con un'insegnante sa cosa significhi mettere in una stanza due o tre docenti, magari donne. Volenti o nolenti, si finisce sempre per parlare di scuola e chi non vi è dentro rischia l'esaurimento. Il fatto è che gli insegnanti stessi sentono che si stanno facendo del male e finiscono per avere la nausea
, ma è un virus, una compulsione inevitabile.
Provare per credere.



4 commenti:

  1. Non avevo sentito questa pazzesca giustificazione per non accettare la "pubblicità atea" sugli autobus genovesi. Me li vedo i genitori indignati e sconvolti nel vedere i loro pargoli leggere che forse Dio non esiste, poi, per rassicurarli li piazzeranno davanti alla televisione dove potranno sorbirsi tanti spettacoli intelligenti ed educativi (magari c'è anche un vescovo che nega l'olocausto).
    Però sugli autobus ho un dubbio, come laico e come ateo. Non credo che gli atei debbano fare propaganda o proselitismo, semmai si tratta di spargere dubbi e spirito critico. Lasciamo ai crociati la ricerca di nuovi fedeli, a noi basta qualche persona libera in più.

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  2. Mah, spero di aver capito male, ripeto, sulla faccenda dell'autobus, altrimenti ci sarebbero un sacco di questioni da affrontare con questo tizio.
    Anche se penso che un po' ragione ce l'abbiano, quelli dell'associazione, a risentirsi per il poco spazio che è loro concesso, ritengo anch'io che alla fine sia proselitismo ed anche mettersi sullo stesso piano di altre religioni che mandano i fedeli per le case o in mezzo alle strade.
    Io sono dell'avviso che, mentre è giusto sensibilizzare la gente su questioni sociali ed etiche che riguardano tutti, la fede in dio (o nel fatto che non esista, a questo punto) sia una cosa strettamente personale ed intima. Si può condividere la propria gioia ma non tentare di convincere qualcuno.

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  3. Nell'ultimo collegio docenti il ds ha proposto di deliberare che le attività alternative all'irc erano...erano...erano insomma attività nelle classi parallele...
    Alzo la mano rammentando che le attività alternative devono essere bla bla che non si può deliberare bla bla insomma, per farla breve, il collegio ha approvato la proposta del ds...
    E che lo scrutinar ti allieti

    :-)

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  4. Non me ne parlare...martedì e giovedì ho gli scrutini. Vedo con piacere che anche tu fai parte dei brunettiani nullafacenti :-)

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